
Titolo: Dormono gli aironi
Autore: Micol Mian
Genere: Contemporaneo M/M
Casa Editrice: Milena Edizioni
Lunghezza: 304 pagine
Prezzo: Ebook €4,99 – Cartaceo €15,33
Data di pubblicazione: 3 Giugno 2019
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OFFICINA MILENA
Sinossi
Blue odia il proprio nome di battesimo, intrattiene fin dall’adolescenza una relazione clandestina con Massimo, l’affascinante collega di suo padre, e ritiene Nico il suo unico rimpianto. Nico tende a mettersi nei guai, colleziona rapporti problematici e non si è mai veramente ripreso dalla rottura della sua storia con Blue. Sotto il cielo di una magica Torino, le strade di questi due ragazzi tornano a incrociarsi e sentimenti che si credevano perduti si riscoprono vivi, come braci ancora calde sotto le ceneri. Ma amare vuol dire avere il coraggio di guardare il passato affrontandone i demoni, essere onesti riguardo le proprie emozioni e questo, sia per Blue che per Nico, fa male. Saranno pronti, stavolta, a scegliere la felicità?
‘Dormono gli aironi’ è un libro da leggere quando il passato diventa un tarlo, se si hanno rimpianti, o dubbi su una propria scelta. È la capacità di cogliere l’occasione quando la vita ti offre una possibilità di rivincita, di far fortuna con un espediente del caso. Le strade di due ex si incrociano di nuovo, sentimenti mai sopiti tornano a galla, più forti di prima. È questo un tema adatto alla tarda adolescenza, perché è quella l’età in cui si collezionano rimpianti. Può dirsi un libro ‘young adult’ perché molti ragazzi non ancora uomini possono rivedersi in Blue e nella sua ribellione di principio, o in Nico, che sbaglio dopo sbaglio riesce man mano ad affrontare le proprie paure da solo. ‘Dormono gli aironi’ è anche un bellissimo ritratto d’amicizia, perché entrambi i protagonisti hanno alle spalle sostegni solidi, pronti a elargire più che saggi consigli, dalle braccia sempre aperte, come reti di salvataggio. Ma il pubblico di ‘Dormono gli aironi’ è anche un pubblico adulto, c’è quel pizzico di rimpianto e quel ‘e se…’ che corrode sempre un po’, il dubbio sul cosa fare, nel caso si avesse una seconda possibilità. E sia Blue che Nico sono molto umani, hanno tanti difetti che li rendono credibili, ma hanno anche il coraggio di cambiare, ed è questo il vero lieto fine.
RECENSIONE
“Non ti ho perdonato per quello che è successo” dice, a bassa voce. “Non mi sono perdonato neanch’io”
“Dormono gli aironi” è un libro bellissimo, intenso e sofferto, una storia difficile in cui rimorsi e paure sono ombre che soffocano e destabilizzano ogni certezza. Nico e Blu si amano, si attraggono e non hanno mai dimenticato i giorni vivi e vibranti che hanno vissuto insieme. I sogni e le speranze di un amore giovane, un sentimento che hanno vissuto staccandosi da ogni realtà, nascondendo ogni verità, una bolla che si è infranta dolorosamente e crudelmente.
Blue non ha mai dimenticato Nico, si crogiola nel dolore, nel rimpianto e nei ricordi che custodisce nel profondo di sé. Vive una vita diretta e plasmata da altri, ogni suo tentativo stroncato e soffocato. Prigioniero di una famiglia che non lo conosce veramente e di una relazione segreta che è oppressione soffocante. Una relazione che è disturbante e insana, una dinamica nata a quindici anni con un uomo adulto, un uomo che ha saputo vedere in lui la voglia di ribellarsi e ferire un padre freddo e incapace di vederlo veramente. Massimo è l’uomo che lo avvelena e plagia, che lo tiene legato a sé da sentimenti ambigui, abitudine e incapacità a chiudere una situazione che è divenuta abitudine. Una relazione che è punizione e vendetta, insofferenza e veleno, una morsa che gli confonde la mente nell’incapacità di darsi valore e rispetto.
È strano riprendere contatto con qualcuno che non se n’è mai andato del tutto. Blue ha trascorso così tanto tempo accanto al fantasma di Nico che fatica a credere, a volte, di averlo davvero di nuovo nella sua vita, e che tutto sia successo così, come la prima volta: in maniera improvvisa e spontanea.
Nico è un groviglio di emozioni, ansie e angosce, inadeguatezze e inquietudini. Ha costellato la sua vita di relazione sbagliate, troppo spesso violente e pericolose. Fugge da sempre in una ricerca di cosa non sa, e nel tentativo di dimenticare una percezione di oscurità e orrore che non vuole capire, analizzare o scoprire. La sua vita è un loop di circostanze, avvenimenti e accadimenti che lo perseguitano, che non gli danno scampo o pace. Si avvicina e si allontana in un continuo ripetere schemi lesivi che non riesce a focalizzare, spiegare o evitare. Solo Blue è stato il raggio di luce che ha squarciato l’oscurità oppressiva che l’avvolge, l’unico ragazzo che ha veramente amato anche se era tutta una bugia, una finzione, un’illusione.
Rincontrarsi, rivedersi e ricominciare a gravitare uno nell’orbita dell’altro, inconsapevolmente, inevitabilmente, li porterà a dover capire sé stessi, la loro vita e le loro paure. Dovranno imparare a perdonarsi gli sbagli, a darsi fiducia e ad aprirsi, a lottare per quel sentimento che non hanno mai dimenticato. Dovranno guardare al loro passato, a tutti gli errori e gli orrori di una vita difficile e lesiva. Saranno capaci finalmente di amarsi o i muri difensivi si innalzeranno ricadendo nei soliti schemi che li annienterà definitivamente? Quando cattiveria, manipolazione, egoismo e vendetta irromperanno nel loro fragile rapporto quali e quanti saranno i danni irrimediabili?
Puoi essere davvero sicuro della presenza di qualcuno nella tua vita, se quella presenza è frutto di inganno? Si è mai posto quella domanda, in passato? O l’inganno era il benvenuto?
Micol Mian ci racconta una storia difficile. Attraverso una narrativa curata e ricercata, delinea una vicenda di ombre e dolore in cui lottiamo per capire, per dipanare ogni schema, ogni azione e reazione, ogni causa ed effetto, insieme a Nico e Blue. Con uno stile, che a tratti ci pare ermetico, Micol Mian ci trasmette sensazioni dense di inquietudini che scivolano sotto pelle, che fanno rabbrividire e soffocano la mente.
A volte, avere tempo non basta. Bisogna volerlo affrontare, anche, andargli incontro e saperlo raggiungere. E poi, forse, quando è giusto, anche lasciarlo andare.
“Dormono gli aironi”, un libro, una storia, frammenti e schegge di emozioni.
VOTO 5/5
Copia ARC fornita dalla CE
L’autrice
Micol Mian ha trent’anni, è nata e cresciuta in provincia di Torino. Laureata in Lingue e letterature straniere con particolare interesse per l’area ispano-americana, ha lavorato come docente di lingua inglese e spagnola e da diversi anni si occupa di traduzione editoriale. Da sempre interessata alle tematiche LGBTQ, ha già pubblicato due novelle e due romanzi scritti a quattro mani con Sabrina Romiti, l’ultimo dei quali uscito a giugno 2018 per Triskell Edizioni.
Una citazione:
“La verità è che Blue non avrebbe dovuto accettare un sacco di cose, da Massimo, da un sacco di tempo, e per un sacco di motivi. Adesso non ha la forza di contraddirlo, però, anche se entrambi sanno che quello avrebbe potuto essere il primo no reale e convinto; anche se nessuno dei due ammette che, in fondo, è proprio per questo che Massimo l’ha messo nella condizione di non darlo. Nessuno dei due commenta, ed è anche quello il peso del silenzio. La complicità di un segreto che li unisce da anni. E di un cappio stretto consapevolmente, da soli.”
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Categorie:Contemporaneo, M/M, Recensioni
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