Buon venrdì a tutti.
Oggi vi voglio proporre una breve intervista con l’autrice F.L. Scala che ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità. Vi ricordo la sua ultima pubblicazione “Nati sulla terra”, online dal 1 Settembre .
• Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Credo che sia nata dalla mia passione per le storie. Storie di esploratori del passato, di scoperte scientifiche, miti e leggende hanno sempre avuto un grande fascino per me. Rielaborarle, scriverne e poi inventare le proprie avventure è stata un’evoluzione senza interruzioni.
• Che tipo di lettrice sei? Hai degli autori o generi letterari che ami particolarmente?
Mi ritengo una lettrice onnivora: amo molto i classici, specialmente i francesi ed i russi. Leggo molto libri d’avventura e di quando in quando thriller o più raramente gialli.
Mi capita spesso anche di leggere saggi di vario ambito.
• L’ultimo libro che hai letto?
Il lungo addio, di Raymond Chandler.
• Ora parliamo del tuo ultimo libro, “NATI SULLA TERRA”, uscito in data 1 Settembre, da me letto e apprezzato moltissimo. Come è nato? Qual’è stato l’imput che ti ha spinto a scriverlo?
A far nascere tutto é stato un documentario visto una sera in tv sulle teorie degli antichi astronauti. La teoria ha continuato a ronzarmi in mente per qualche giorno fino a quando mi sono chiesta: se ci fosse un professore che divulga queste teorie, cosa potrebbe andare storto?
• Quale è stata la parte più ostica da scrivere?
Il capitolo “Princes of The Universe”, la presenza di così tanti personaggi è stata all’inizio un problema. Sono arrivata a concludere che scene di quel tipo richiedano una rilettura per ognuno dei personaggi presenti, ogni volta considerando i fatti dalla prospettiva di ognuno.
E poi certamente i dettagli. Ha richiesto molta attenzione lasciare indizi per fare in modo che la soluzione al mistero si svelasse nel modo e nei tempi che desideravo.
• Hai mai avuto momenti, nella stesura dei tuoi libri, di blocco creativo? Se sì come li hai superati?
Il caso più eclatante è stato senza dubbio durante la stesura di “LA VESTE E I DADI”. A conclusione della prima parte avevo del tutto abbandonato il lavoro, credendomi finita in un vicolo cieco.
Mesi dopo, rileggendo i capitoli già conclusi la soluzione è arrivata come una scossa. Questa esperienza mi ha insegnato che a volte bisogna lasciare alle cose il loro tempo, per poterle guardare con occhi nuovi.
• Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in previsione di scrivere un seguito a “NATI SULLA TERRA”? Dimmi di sì per favore.
Grazie per l’entusiasmo! Ho scritto “NATI SULLA TERRA” come una storia a sé stante. Ma naturalmente ci sono ancora delle questioni aperte che meritano una risposta e dei personaggi in grado di dare quelle risposte.
• Hai un momento particolare della giornata da dedicare alla scrittura o cogli ogni occasione per dedicartici?
Mi capita di viaggiare molto per lavoro ed ho scritto “NATI SULLA TERRA” quasi totalmente su treni ed aerei. Devo dire che lo trovo perfetto: si ha un tempo ben definito entro cui concludere il dialogo o il capitolo in corso e si è giustificati a non rispondere al telefono, non venendo disturbati da nessuno.
• Se sei fuori casa e hai un’ispirazione come ti comporti? Ti è mai capitato di metterti in una situazione imbarazzante?
Tornando a quello che dicevamo poco fa, credo che ci siano stati un paio di passeggeri di Frecciarossa che hanno letto stralci di “NATI SULLA TERRA” prima di chiunque altro, proprio mentre lo scrivevo.
Forse un po’ imbarazzante, ma spero di aver fatto loro compagnia durante il tragitto.
Inoltre spesso mi capita di abbozzare dialoghi o descrizioni sul retro degli scontrini, che sono spesso estremamente spaziosi. A volte mi chiedo se non li facciano così grandi proprio per questo scopo.
• Cosa sogni per il tuo futuro?
Spero che ci saranno ancora molte altre storie avventurose, ma non le sogno mai.
• Un piccolo spazio a tua disposizione per dire ciò che vuoi.
Voglio ringraziarti ancora per questa intervista e per la gentilezza e disponibilità. E’ stato un piacere.
Grazie a te per la tua disponibilità. Resto in attesa del seguito di “Nati sulla terra”, nella speranza che veda la luce al più presto.
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