Titolo: Killer. Amore e Morte
Autore: Irene Catocci
Genere: Thriller
Casa Editrice: Self Publishing
Prezzo Ebook: € 1,99
Data di pubblicazione: 6 Giugno 2018
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Sinossi
“L’ossessione per te incendia il sangue, ingrossa le vene dei polsi.
La tensione cresce, gli occhi lampeggiano e la stretta si fa possente, prigioniera.
Si fa preda e carnefice.
E tu, piccolo angelo, scosta il viso, fai aderire il corpo ma rivolgi il tuo sguardo altrove.
Non a me che sono il re del nulla, del mio cuore lacerato.
Il mio volto ha mille facce ma, con te, ritrovo me stesso.
E questo mi terrorizza.”
La vita è come il teatro: indossiamo delle maschere per piacere agli altri o per nasconderci fra la gente e, qualsiasi sia il motivo che ci porti a diventare attori di noi stessi, viviamo un’esistenza fatta solo di apparenze.
Dicono che siamo ciò che viviamo, e forse è vero. Però, a volte, ci sono dei meccanismi radicati talmente in profondità nel nostro cervello da diventare una parte di noi, in grado di plasmarci e indicarci la via da percorrere.
Mi chiamo Davide Profeta e il mio mondo è diviso in due entità distinte. Durante il giorno fingo una vita che non mi appartiene, districandomi tra Chiara, la mia fidanzata, e il lavoro allo studio legale. La realtà, però, è un’altra: la mia anima è nera come l’inchiostro, e la notte, quando il buio diventa la mia casa, aspetto il momento propizio per far uscire il mio vero io. Uccido. Lascio libero sfogo al mostro che cova impaziente dentro di me. Uccido perché questo mi rende me stesso. Uccido perché non posso farne a meno.
Questa che leggerete è la mia storia, e io ve la racconterò dal momento in cui il mio sguardo s’è incatenato a due occhi acquamarina. Da quando tutto è andato a puttane e lui è diventato la mia ossessione e il mio calvario.
**ATTENZIONE**
Questo romanzo contiene scene di violenza, omicidi e sesso descrittivo tra uomini.
Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18
RECENSIONE
L’amore non sempre salva. A volte uccide.
Sono ancora stravolta e sconvolta da questa storia pazzesca. E’ la prima volta che leggo un libro in cui il protagonista della storia è il cattivo, un killer, un uomo così profondamente segnato e disturbato che riesce a suscitare in noi sentimenti ed emozioni discordanti tra di loro.
Soffriamo insieme a Davide, soffriamo a scoprire le turbe che lo spingono a compiere atti così efferati, non riusciamo a giustificarlo ma in noi una parte grida per il dolore annichilente della sua mente contorta, deviata da una madre ossessionata dalla religione e un padre freddo e distante. Fatichiamo ad accettare l’unico sfogo a lui possibile per mantenere una sanità mentale persa da tempo.
Non mi riconosco più. Non ho avuto mai paura di niente in vita mia, non ho provato mai alcun tipo di sentimento che non sia il disprezzo. Ho manipolato menti, ho infranto vite senza provare il benché minimo rimorso. Nessuna empatia verso la paura degli altri. Allora perché, con lui, è così difficile? Perché non riesco a portare a termine il mio compito?
Davide uccide per combattere le sue pulsioni, istinti che ritiene deviati, che lo disgustano. Il ribrezzo di sé lo portano a vivere una vita falsa, a portare una maschera volta a nascondere il mostro che lo alberga e lo spinge inesorabilmente a uccidere uomini innocenti, uomini che hanno la forza e il coraggio di accettare se stessi e vivere la loro vita alla luce del sole.
Incontrando Noah per Davide è l’inizio della fine, non riesce più a levarselo dalla mente, a farlo uscire dai suoi sogni. Amore e odio si alternano in una girandola di emozioni sempre più indistinte e confuse, amore e vergogna, desiderio e ribrezzo invadono la mente di Davide abbattendone tutte le difese.
Saprà l’amore di Noah salvarlo o Davide si perderà per sempre?
Si nasce assassini o sono le nostre inclinazioni che ci plasmano nella nostra follia omicida? Potrei essere diverso? Come è cominciato tutto questo? Il richiamo? Il bisogno? La pazzia?
Mentre l’amore di Noah e Davide diviene sempre più forte e totalizzante, assistiamo al precipitarsi degli eventi, verso un baratro di oscurità e dolore senza ritorno. Assistiamo alla lotta tra luce e ombra, amore e devianza, purezza e odio, una dicotomia totale tra Noah e Davide, due opposti che si attraggono inesorabilmente, due uomini che non possono più essere divisi.
Ho iniziato questo libro per curiosità e sicuramente non ero minimamente preparata a ritrovarmi proiettata nella mente di un psicopatico. Posso assicurarvi che una volta iniziato non sono più stata in grado di fermarmi, dovevo sapere, dovevo assolutamente arrivare alla parola fine.
Consiglio la lettura di “Killer. Amore e Morte” ad un pubblico adulto e consapevole di addentrarsi in una storia dark, in un viaggio nelle allucinazioni e turbe di un killer psicopatico, un uomo che nonostante tutto ha saputo colpirmi e commuovermi per l’incapacità di sapersi accettare e per non essere mai stato amato fino all’incontro con il suo angelo Noah.
Mi sono perso, ma sono felice di averlo fatto, né valsa la pena perché ho scoperto cosa voglia dire veramente vivere. Persone come me non vengono amate, non vengono capite. Gli assassini, i diversi, gli anormali, vengono ripudiati, incarcerati, odiati. Ma lui… lui ha ha trovato del buono dentro di me che non conoscevo neanche io. Ma adesso?
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